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Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato.
(Edgar Allan Poe)
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Apricena |
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Un po' di storia
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Il suo nome, secondo alcuni studiosi, deriverebbe dal cinghiale ucciso e fatto imbandire da Federico II, come ancora ricorda lo stemma comunale. Altri, invece, fanno risalire l’origine della città ad epoca più antica, quando il suo nome era “porcina” ed attribuiscono l’insegna del cinghiale a remote influenze etoliche.
Apricena sorgeva nei pressi dell’antica città romana Collatia o Colatia, di cui si hanno notizie già nell’VIII sec.
Federico II la fondò, vi risiedette (1221-26) e le concesse privilegi (1230). Apricena poi decadde, nonostante tentativi di vari sovrani per risollevarla e proteggerla contro i baroni feudali; ma fu venduta ai Gonzaga e passò poi ad altri signori.
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Da visitare
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La chiesa di SANT’ANTONIO fu edificata nel 1668 sulle macerie dell’antico convento francescano, crollato col terremoto del 1627. Il campanile venne realizzato nel 1854 e la scalinata nel 1888. In questa chiesa é custodita una pietra d’epoca romana con l’effigie della Madonna col Bambino.
Poco lontano da Apricena sono visibili, su rupi inaccessibili, i resti di CASTELPAGANO, abitato da Berberi di origine africana, già rocca saracena e poi normanno-sveva definitivamente abbandonata nel ‘700.
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Folklore, feste e sagre
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Mese di Agosto – Sagra della bruschetta, ossia pane abbrustolito e condito con aglio, olio, pomodori e sale, e dei prodotti tipici del Gargano il tutto “condito” con buona musica popolare. La festa é soprattutto in onore degli emigrati.
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